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In realtà a lui non importa fare carriera, arbitrare è un hobby e l’occasione per passare una domenica con amici e colleghi immersi nello sport. Però Francesco De Biase, classe 1984 di Rho, è il primo arbitro nato e cresciuto nei campionati PallaNuotoItalia a raggiungere il traguardo delle 100 partite da direttore di gara e quindi a passare da arbitro junior ad arbitro senior.

Un percorso iniziato ben 11 anni fa quando ancora giocava nella Dea Association, quando PallaNuotoItalia muoveva i primi passi sotto altri nomi ma già nell’alveo dell’ente sportivo Libertas, quando ancora la divisa arbitri era l’opposto di ora, pantaloni scuri e maglietta bianca. “Ce l’ho ancora la prima divisa! Ho cominciato con il fischietto per arrotondare lo stipendio: conciliavo le partite da atleta con quelle da arbitro, ma anche dopo, quando mi sono infortunato alla spalla e ho smesso di giocare, ho continuato ad arbitrare perché è intrigante, appagante”. PallaNuotoItalia per Francesco è una famiglia: “Conosco Davide Vukosa, ora direttore del G.A.P.I., dal 2005, quando era allenatore, Alessandro De Tursi ci ha accolto sotto la sua ala e siamo ancora qui. Non mi interessa arbitrare in altri contesti o partite più importanti. Io mi trovo bene qui, ad arbitrare i ragazzini”.

Francesco, con 100 partite all’attivo, eletto miglior arbitro G.A.P.I. nel 2015, è prova non solo dei numeri PallaNuotoItalia ma anche della capacità dell’organizzazione tricolore di creare un mondo di pallanuoto dal nulla, con la passione e le idee. Tra l’altro l’alto livello su può trovare pure in PallaNuotoItalia, come si è accorto Francesco: “Anche arbitrando ti rendi conto di quanti progressi hanno fatto le squadre, gli allenatori. L’asticella si alza sempre di più e anche il Gruppo Arbitri è sempre più professionale. Però devo ammettere che un po’ mi mancano i tempi in cui dovevi montarti il campo da solo ogni domenica!”. Nonostante il caldo, i fischi costanti, le urla che non sono mai di apprezzamento, le tante partite in un solo pomeriggio, Francesco e così tanti altri arbitri made in PNI continuano nella loro divisa a portare avanti il sogno di PallaNuotoItalia.

Francesca Caminada
Ufficio Stampa PNI