PNI PRESS: dietro lo scatto, la passione |

PNI PRESS: dietro lo scatto, la passione

venerdì, 30 Marzo 2018

PNI Press

Autoreferenzialità in questa puntata del PNI Press: Federico Canu viene premiato per aver pensato di fotografare a parole e immagini lo stare dietro alla camera con emozioni e filtri che ne conseguono. Marelli rimane però uno specialista nell’immortalare la palla che entra, sfiora, tocca la porta, Rossetti, Varni e Zaffaroni riescono a dare qualità di significato a scatti difficili da valorizzare tecnicamente. Per la prima volta poi un ex aequo negli articoli: oltre al già ricordato articolo “dietro le quinte” di Canu, non si voleva rinunciare alla cronaca agonistica, tracciata con le consuete riflessioni da Maurizio De Filippis.

L’Ufficio Stampa PNI e la redazione del Settegiorni Dmedia Group, uniti anche ai voti social, hanno decretato i vincitori e la classifica della quattordicesima settimana.

MIGLIOR ARTICOLO: ex aequo FEDERICO CANU e MAURIZIO DE FILIPPIS
LA PALLANUOTO DIETRO L’OBIETTIVO (F. Canu)
Ho provato a “intervistare” gli Addetti stampa PNI Press e proporre loro questa riflessione: “Come vedi la pallanuoto dietro ad un obiettivo?” ecco cosa mi hanno risposto.
Francesca: “Tutta la mia vita si riassume dietro un obiettivo e come potrei perdermi i migliori tiri, i migliori passaggi e i migliori sorrisi dei miei figli con la palla di Pallanuoto?”
Fabio: “Grazie a mio figlio, è arrivata la pallanuoto ho scoperto lo scatto sportivo a bordo vasca. Non c’è elemento migliore dell’acqua per poter realizzare delle ottime foto, cerco tempi veloci con l’intento di bloccare gli schizzi d’acqua o lunghi per creare movimento.
Mauro: “Il bello di poter essere più vicini ai nostri ragazzi, cogliere l’attimo del tiro della parata della gioia dopo un gol e poter dare al gruppo dei genitori qualche bella immagine dei propri figli da tenere come ricordo”.
Alberto: “Stimolante perché ogni volta è una sfida che ti porta a verificare i tuoi limiti di fotografo, per la difficoltà di tarare correttamente la macchina fotografica e per le varie situazioni di luce che si presentano”.
Vladimir: “Tanta fatica, tanto impegno, ma anche tante emozioni, sia per i ragazzi sia per l’operatore”.
Non c’è alcun dubbio che chi guarda lo sport attraverso un obiettivo è lo stesso che guarda allo sport con passione.
Condivido pienamente le riflessioni degli addetti stampa PNI, soprattutto perché abbiamo tutti un motivo comune che ci ha spinto a fotografare la pallanuoto: i nostri figli, il loro entusiasmo, la voglia di affrontarsi in acqua. Le condizioni che un fotografo sportivo trova non sono quasi mai ottimali, soprattutto nelle piscine, ma è questo che serve tutta l’abilità per catturare ogni situazione: i contrasti a pelo d’acqua, le smorfie del coach, la tensione in panchina, l’incitamento dei tifosi, l’attenzione dei soccorsi, la freddezza degli arbitri. Ogni racconto racchiuso in uno scatto rimarrà impresso non solo nella memoria della scheda, ma soprattutto nella nostra.

FORTUNA E SFORTUNA (M. De Filippis)
Nello sport la fortuna non esiste. Esiste l’attimo in cui il talento dei giocatori trae vantaggio dalle opportunità che si presentano durante la partita. Per alcuni, l’episodio fortunoso influenza in modo casuale gli avvenimenti modificando in meglio o in peggio il risultato finale. Per altri invece, ognuno è fautore del proprio destino e quindi l’esito del match non dipende dall’intervento della provvidenza. Nel corso dell’incontro tra Campus Team Pavia e InSport Bollate, lo sforzo compiuto dagli atleti bollatesi capitanati da Pantano per dominare il corso degli eventi è durato solo tre frazioni di gioco. Poiché nulla avviene per caso, nel quarto tempo il team pavese guidato da Cerliani ha sfruttato a proprio vantaggio alcune circostanze favorevoli per infrangere le certezze del libero arbitrio dell’Insport e chiudere in modo definitivo l’incontro terminato 8-3 per i padroni di casa.

MIGLIOR FOTO:

1^ classificata: ex aequo FEDERICO CANU e ALBERTO ZAFFARONI