«Porterò PallanuotoItalia anche in Calabria»
giovedì, 21 Gennaio 2021
Lega Dilettanti PNI
Intervista a Daniele Murda, punta di diamante della Penta Nuoto Vibo: «Voglio organizzare un campionato che oggi manca. Il modello organizzativo PNI è la grande chance per avvicinare ragazzi e coinvolgere più gente attorno alla pallanuoto»
VIBO MARINA – Poche parole… Bastano quelle per capire che nel sangue di Daniele Murda scorre uno sviscerato amore per la pallanuoto. Quarantotto anni, calabrese doc, Daniele da pochi giorni ha scritto, ben in evidenza nella lista delle cose da fare, il prossimo traguardo da raggiungere: diffondere il “verbo” della pallanuoto in una regione che ha grande memoria storica ma un presente un po’ in affanno: «E’ proprio partendo dal nostro glorioso passato – dice Daniele – che voglio costruire il presente ed il futuro. In questo senso, l’incontro con Alessandro De Tursi ha aperto nuove frontiere davanti a me. Devo ringraziare l’avvocato Giosi Cretella e Francesco De Caria che me l’hanno presentato».
Già, perché “l’anima e cuore” della Penta Nuoto Vibo muoverà passi in direzione della disputa del Campionato PallanuotoItalia anche in Calabria: «Ho avuto modo di apprezzare l’organizzazione, la gestione e la diffusione che il campionato ha avuto in Lombardia e nelle altre regioni del Nord. La mia ferma intenzione è puntare sullo stesso modello organizzativo e gestionale, per coinvolgere più squadre possibili anche nella mia regione. C’è molto lavoro da fare, ne sono consapevole. Ma ciò non mi spaventa: la pallanuoto è una disciplina così nobile e formativa che merita di essere diffusa».
Come ve la passate alla Penta Vibo Nuoto?
«Lavoriamo sodo, sotto ogni punto di vista. Proprio vicino al porto di Vibo Marino, la nostra città, abbiamo a disposizione una struttura che, poco alla volta, stiamo cercando di completare e migliorare. Nel nostro centro natatorio c’è una vasca 12×25 che utilizziamo per la pallanuoto. Abbiamo la squadra Under 13/14 ed un gruppo di bambini da 8 a 10 anni. Parallelamente è attiva la sezione nuoto che ci sta regalando belle soddisfazioni, ottenendo importanti vittorie a livello regionale e non solo. La nostra associazione sportiva è ben conosciuta nel territorio. Basti dire che il nostro sponsor è “La C”, l’emittente televisiva ben diffusa in questa zona».
Ci sono altre società pallanotistiche?
«Sì. Al di là della squadra femminile di Cosenza che gioca in Serie A2, tre o quattro club danno spazio alla pallanuoto giovanile, ma non esiste un’attività organizzata. Perlopiù disputiamo amichevoli».
Sarà difficile, secondo lei, far passare l’idea di partecipare ad un campionato?
«Sto cominciando a parlarne in questi giorni. Diciamo che ho buttato il sasso nello stagno – sorride – e che qualche cerchio inizia ad allargarsi. Il modello organizzativo di PallanuotoItalia potrà servire da ulteriore sprone. Non lascerò nulla di intentato, perché l’organizzazione di un campionato di pallanuoto è la grande chance che va giocata sino in fondo. E’ la strada migliore – conclude Daniele Murda – per avvicinare i ragazzi e per coinvolgere sempre più persone attorno alla pallanuoto. Per dimostrare che, come sempre succede, quando la conosci, non puoi più farne a meno».

